BIOGRAFIA

Nato a Padova il 17 settembre 1984, Francesco Sauro cresce ascoltando i racconti delle avventure speleologiche del padre e dello zio e, all’età di tredici anni, inizia a ad avventurarsi in alcune grotte nella zona vicino alla casa dei nonni dove passava le vacanze estive, nei monti Lessini Veronesi. L’anno successivo entra a far parte del Gruppo Speleologico Padovano, dando inizio a una serie di esplorazioni in varie aree d’Italia, concentrandosi soprattutto sulle prealpi venete e sulle Dolomiti (dove esplorerà il Sistema dei Piani Eterni, una delle grotte più lunghe d’Italia con 36 km di sviluppo e la più profonda del Veneto con -1052 metri di profondità). Tuttavia, la grotta che lo segnerà più profondamente è la famosa Spluga della Preta, nei Monti Lessini Veronesi, un abisso storico la cui esplorazione è cominciata già nel 1925, conosciuto dagli speleologi per essere stato uno degli abissi più profondi e difficili del mondo. Francesco Sauro dedicherà a questa grotta oltre 100 discese (raggiungendone il fondo a 877 metri di profondità a soli 15 anni!) ed esplorandone alcuni nuovi settori. Nel 2004 decide di avviare una ricerca storica su questa grotta intervistando gli esploratori che da varie parti d’Europa avevano partecipato nei decenni precedenti a tale epopea esplorativa. Scrive così il soggetto per un documentario, L’Abisso, diretto dal regista Alessandro Anderloni, che narra l’esplorazione della Spluga della Preta. L’Abisso ha vinto undici premi in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2007 ha tratto dalla ricerca effettuata un libro di 264 pagine che gli è valso una menzione al premio ITAS della letteratura di montagna, edizione 2008. Già in quegli anni, nel 2003, Francesco da inizio anche ai suoi viaggi esplorativi in altri continenti: a soli 19 anni viene invitato da Antonio de Vivo – vincitore del Premio Rolex nel 1993 e cofondatore dell’Associazione di Esplorazioni Geografiche La Venta – a unirsi a una spedizione speleologica e di canyoning nello Stato messicano di Durango. “È stata la mia prima spedizione al di fuori dell’Europa, un’esperienza che mi ha veramente aperto gli occhi sul potenziale esplorativo del mondo sotterraneo”, racconta Sauro. Da allora ha preso parte a 28 spedizioni in Asia e in America Latina, guidandone 15 tra Messico, Venezuela e Brasile. Ha scoperto oltre 60 km di sistemi di grotte mai precedentemente mappati e ha raggiunto profondità di oltre 1.000 metri nelle Alpi. Dal 2006 Francesco è membro dell’Associazione La Venta di cui è vicepresidente dal 2013. Nel 2007, insieme con La Venta ha avuto la fortuna di esplorare anche la Grotta dei Crisalli giganti di Naica in Messico, famosa in quanto ospita in un ambiente con temperature infernali, i più grandi cristalli del mondo. Dal 2009 Francesco si è concentrato su un progetto di esplorazione e ricerca nelle montagne tabulari dei “tepui”, tra Venezuela e Brasile, e grazie ai risultati ottenuti nel corso di 5 spedizioni (un minerale nuovo per la scienza e la documentazione della più grande grotta esplorata al mondo in rocce composte di quarzo) ha vinto il Rolex Award for Enterprise nel 2014. Geologo di formazione – laurea e specializzazione in geologia all’Università di Padova (2007-2010), dottorato in geologia all’Università di Bologna (2014) – oltre all’impegno per la ricerca scientifica dimostra una grande capacità di comunicare. Nel 2012, un episodio della serie documentaristica The Dark, prodotta dalla BBC, è stato dedicato alle scoperte realizzate da Sauro nei tepui venezuelani. Le sue spedizioni più recenti hanno costituito il soggetto del documentario BBC “Extreme Mountain Challenge” con il presentatore inglese Steve Backshall. In considerazione della notevole esperienza maturata come guida nelle sue diverse spedizioni, dal 2012 è stato invitato a rivestire il ruolo di consulente scientifico e istruttore nell’ambito di un programma di formazione dell’Agenzia spaziale europea denominato CAVES (Cooperative Adventure for Valuing and Exercising human behaviour and performance Skills), che prepara equipe multiculturali di astronauti al lavoro di squadra attraverso l’esplorazione delle grotte, un ambiente estremo che ha molte analogie con lo spazio. Nel corso di 5 anni è stato istruttore di 28 astronauti appartenenti alle principali agenzie (ESA, NASA, JAXA, CSA, Ruscosmos, Chineese Spaces Agency). Dal 2015 è direttore per ESA di un nuovo programma di training geologico per gli astronauti europei denominato PANGAEA (Planetary ANalogue for Geology and Astrobiology Exercises for Astronauts). Oltre al lavoro di consulenza per l’Agenzia Spaziale Europea, attualmente Francesco è professore a contratto di geologia planetaria per il corso di laurea di geologia presso l’Università di Bologna. Nel giugno 2016, il Time, lo nomina come uno dei dieci millenial più influenti al mondo per le scoperte scientifiche e la sua capacità di incidere sulla percezione del pianeta oltre la sua superficie.

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