lunedì 18 giugno 2012

Lusk Cave Trip

E finalmente, dopo tre mesi in queste terre, sono riuscito a visitare una grotta "canadese".
Il Canada è un paese decisamente "grandino" e le zone dove si aprono le grotte più famose nelle Rocky Mountains, come la Castelguard Cave, sono situate rispetto ad Ottawa alla stessa distanza di Città del Messico... Impensabile andarci a fare un giro in un solo finesettimana.
Ciononostante, nel mezzo delle sue lande granitiche dello "scudo canadese" (rocce antiche miliardi di anni), l'Ontario ha delle piccolissime aree carsiche, soprattutto legate a qualche zona di calcari e a filoni di marmi.
Ovviamente data la scarsità di grotte anche gli speleologi non sono molti. A Ottawa ci dovrebbe essere un gruppo speleo, ma in questi mesi non sono mai state organizzate riunioni e credo di aver capito che i numeri si aggirino intorno alle 4-5 persone e forse meno uscite all'anno...
Le grotte più lunghe qui intorno si trovano in Quebec, a "sole" 4-5 ore di macchina, sistemi orizzontali che comunque non superano il chilometro di sviluppo. Solo gli speleosub possono trovare qualcosa di interessante, come i sistemi di gallerie sommerse solo parzialmente esplorate che si diramano nei calcari ai lati dell'Ottawa River.
Andare in grotta qui è, di conseguenza, davvero difficile. Per molto tempo mi sono dovuto accontentare di leggere qualche libro sulle grotte delle lontane montagne rocciose, o di sentire i racconti del Prof. Derek Ford che a quelle terre selvagge ha dedicato anni a anni di esplorazioni.
Tuttavia a pochi chilometri dalla città di Ottawa esiste una zona di boschi e colline di granito, il Parco de La Gatineau, famoso per una piccola grottina, la Lusk Cave. Era nella mia mente da quando sono arrivato qui, ma non volevo andarci da solo. Così ho organizzato una gita coinvolgendo la comunità di couchsurfer locali (un club di ospitalità dove si propongono anche escursioni, avventure e molte altre attività). Peccato che ci siano poche grotte, perché l'interesse che i canadesi hanno mostrato per quest'idea è stato del tutto inaspettato. All'inizio sembrava che venti persone volessero partecipare. Poi la calca è diminuita, stroncata forse da un sabato sera troppo festaiolo, e alla fine ci siamo trovati in un gruppetto perfetto di sei persone.
L'area dove si apre la grotta è molto bella, lungo il Lake Phillippe, un bel lago selvaggio che si può attraversare anche in canoa. La Lusk Cave è lunga solo 150 metri, ma devo dire che è davvero un piccolo gioiello: i colori del marmo bianco e rosa, le morfologie di erosione, il canyon iniziale e il vivace torrente che l'attraversa da parte a parte la rendono davvero piacevole. Una grotta perfetta per portarci amici e persone che vogliono provare ad assaggiare un po' di speleologia. E oltretutto una traversata con divertente bagno finale nelle gelide acque canadesi, e come sapete io sono un appassionato di traversate...
Ovviamente me la son fatta due volte, perché una era troppo poco (la grotta si percorre in non più di mezz'ora, e con calma)

Tra pochi giorni sarò di nuovo in viaggio, di ritorno in Italia. Questa permanenza in Canada è stata certamente impegnativa per molti aspetti (tra cui le ricerche scientifiche di cui scriverò a breve su questo blog), ma ho potuto anche rilassarmi nella natura indescrivibile di questa terra, con i suo fiumi, laghi e boschi sconfinati.
Sono contento di ripartire, ma sento che prima o poi tornerò quassù, e forse anche più a est,  tra le montagne rocciose.
Sono tante le distanze rimaste da colmare con nuovi sogni.

Lake Phillippe, lungo il sentiero per la Lusk Cave.


L'ingresso a monte di Lusk Cave.

Kate e i marmi bianchi nella prima parte della grotta.

Il crollo dell'ingresso intermedio.

La piccola cascata nella seconda parte della Lusk Cave.

Freddo? Verso l'uscita inferiore. 

Lake Huron

La fantasia delle rocce nell'Awenda Provincial Park.

Lungo il Lake Huron, Awenda Provincial Park

La bellezza degli alberi, Couchiching Lake

Sulla barca a vela con Derek Ford.